Gebel Barkal e i siti della regione di Napatan in Sudan: Gebel Barkal, Kurru, Nuri, Sanam e Zuma coprono un’area arida considerata parte della Nubia su entrambi i lati del Nilo e testimoniano le culture Napatan (900 – 270 a.C.) e Meroitica (270 a.C. – 350 d.C.) del secondo regno di Kush.
I siti e Gebel Barkar sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e includono tombe, con e senza piramidi, templi, tumuli e camere, complessi abitativi e palazzi.
Le piramidi, le tombe, i templi, i palazzi, i tumuli e le camere funerarie incastonate nel paesaggio desertico di confine sulle rive del Nilo, sono uniche per tipologia e tecnica. I resti, con la loro arte e iscrizioni, sono testimonianza di una grande cultura antica che esisteva e fioriva solo in questa regione.
Gebel Barkar o Jebel Barkal, è il punto di riferimento del deserto nubiano, Jebel significa montagna in arabo e ai piedi di questo meraviglioso e isolato monte di arenaria rossa, considerato sacro fin dall’antichità, sorge un grande tempio, dedicato dai Faraoni del Nuovo Regno al loro dio Amon.
Gli egiziani credevano che il dio Amon risiedesse in questa “montagna sacra” ed è per questo motivo che i templi più grandi, come Amon Temple per esempio, sono stati costruiti ai piedi della collina e sono ancora considerati dalla popolazione locale come luoghi sacri.
L’antica “Montagna Pura” di Amon, l’Olimpo dei Nubiani, fu il cuore religioso della Nubia per più di 1000 anni e oggi, unitamente ai siti archeologici della regione di Napatan è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Oltre alle rovine del grande tempio sono ancora presenti alcune statue raffiguranti arieti in granito che avrebbero dovuto delimitare un lungo viale che probabilmente conduceva al molo sul Nilo.
Nella parete della montagna c’è una grande stanza decorata con bassorilievi.
La maggior parte delle piramidi di Gebel Barkal sono ancora conservate nella loro forma e altezza originali mentre i rilievi e le pitture sulle pareti dei templi e delle camere funerarie sono ugualmente ben conservati.
Le piramidi, i palazzi, i templi, le camere funerarie e le cappelle funerarie di Gebel Barkal e dei siti della regione di Napatan e i relativi rilievi, scritti e scene dipinte sui muri rappresentano un capolavoro dal grande valore artistico da più di 2000 anni.
Visitare questa remota area del Sudan è un’esperienza unica, una sorta di miraggio che prende vita nel pieno del deserto.