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Un viaggio di 8 giorni per cogliere la vera essenza del Bangladesh, i suoi patrimoni culturali, la natura, la foresta e le persone.
Si parte da Dacca la capitale del paese con le sue strade trafficate, il forte, e moschee e i mille colori che la rendono unica.
Lasciata la capitale ci recheremo a Bogra dove visiteremo il Palazzo del Nawab ossia il Palazzo del Nababbo titolo con cui si definiva un nobile.
Lungo la strada che porta a Bogra visiteremo il pittoresco villaggio di tessitori di Tangail e attraverseremo il fiume Jamuna è uno dei tre fiumi principali del Bangladesh.
Avremo la possibilità di scoprire il passato ricco di storia del Bangladesh visitando il sito di Mahasthangarh, una città del 4° secolo e le rovine del tempio buddista del 12° secolo di Paharpur.
Raggiungeremo poi Puthia, un villaggio ricco di templi che sorge poco lontano dalle rive del Gange, qui visiteremo gli splendidi templi e i palazzi che raccontano una storia dei tempi passati.
Avremo la possibilità di ammirare il capolavoro di architettura della Moschea dalle 60 cupole del 15° secolo.
Infine ci godremo una mini crociera nello splendido scenario delle Sunderbans, con i suoi canali misteriosi e cercheremo di avvistare la regina di queste terre: la tigre!
Dhaka, o Dacca, è la capitale del Bangladesh e la città più popolata con circa venti milioni di abitanti.
Dhaka fu la ricca capitale del regno del Bengala sotto il dominio della dinastia Moghul ed in seguito fu conquistata dall’impero britannico nel 1765.
La città conserva numerosi monumenti storici degni di nota, il palazzo Ahsan Manjil noto come The Pink Palace sontuoso palazzo residenziale oggi sede di un interessante museo, la Moschea Star prende il nome dagli ornamenti a forma di stelle blu, il forte Aurangabad conosciuto anche come Forte Lalbagh costruito nel 1678 dal vicerè del Bengala e figlio dell’imperatore Moghul e la sede del vicerè britannico Lord Curzon Hall che oggi ospita l’univerisità.
La foresta di mangrovie di Sundarbans, una delle più grandi foreste del mondo e la più grande forest di mangrovie al mondo, si trova sul delta dei fiumi Gange, Brahmaputra e Meghna sul Golfo del Bengala ed è stata dichiarata dall’Unesco Patrimono dell’Umanità.
Le immense foreste di mangrovie di marea della Sundarbans Forest Reserve del Bangladesh sono in realtà un mosaico di isole di diverse forme e dimensioni, perennemente bagnate da acqua salmastra che si raccoglie dentro e intorno agli infiniti e sbalorditivi labirinti dei canali d’acqua. Il sito supporta un’eccezionale biodiversità nei suoi habitat terrestri, acquatici e marini; che vanno dalla micro alla macro flora e fauna. Il Sundarbans è di importanza universale per le specie a rischio globale tra cui la tigre reale del Bengala, i delfini del Gange e Irawadi, i coccodrilli estuari,i coccodrilli gaviali e la tartaruga d’acqua dolce di fiume. È l’unico habitat di mangrovie al mondo che ospita le tigri.
Il grande monastero di Paharpur fu fondato nell’VIII secolo e ben presto divenne uno dei centri intellettuali più importanti della storia e vide l’ascesa di una nuova forma di buddismo chiamato Vajrayana, che si sarebbe diffuso in Asia ed è ancora la forma dominante praticata in Tibet.
Il tempio al centro del sito sarebbe stato utilizzato come ispirazione per i più grandi monumenti buddisti del sud-est asiatico, tra cui Angkor Wat in Cambogia e Borobudur in Indonesia.
Il sito archeologico è oggi un sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e presenta una insolita forma a croce, una forma poco utilizzata per progettazione di un tempio buddista che ancora oggi crea curiosità e stupore.
A Puthia si trova il maggior numero di templi storici in Bangladesh.
I templi costruiti in terracotta presentano una grande varietà di stili e le lavorazioni sono splendide.
Tra tutti i templi presenti nell’area il tempio di Shiva di Bhubaneshwar è indubbiamente il più bello e fotografato, svetta con le sue cinque guglie e domina il lago Shiv Sagar.
A Bagerhat si trova una splendida moschea chiamata la Moschea delle 60 cupole terminata nel 1459 e oggi patrimonio Mondiale Unesco.
La curiosità è che la moschea in realtà conta ben 77 cupole e non 60 come suggerito dal nome, le colonne all’interno della grande sala della preghiera sono invece 60, il nome deriva probabilmente da una errata traduzione.
l clima del Bangladesh è subtropicale al centro nord e tropicale al sud, con temperature che variano da una media di 21°C durante il giorno nella stagione fredda a un massimo di 35°C durante la stagione calda.
La stagione secca va da novembre a marzo mentre la stagione dei monsoni si estende dalla fine di maggio ai primi di giugno.
Da sottolineare come il Bangladesh è particolarmente esposto ai cicloni tropicali, che risalgono dal Golfo del Bengala, in genere da metà aprile a inizio dicembre.
Il periodo migliore per visitare il paesa va dalla fine della stagione dei cicloni, da metà dicembre, a febbraio.
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